Tutte le immagini presenti nell'articolo sono state realizzate da Sidney Paget (1869-1908), illustratore di The Strand - rivista sulla quale apparvero, in origine, le storie di Sherlock Holmes.
Attenzione:
questo post contiene delirio casuale,
irrazionalità,
tracce di potenziali squilibri mentali.
Le mie ossessioni
Le persone che mi conoscono bene sanno del mio più grosso problema: le fisse, feroci e durature, che mi spingono a documentarmi ossessivamente, spesso per anni, su un unico argomento - escludendo, spesso, tutto il resto. Può trattarsi di Pinocchio, del Satyricon di Petronio, dei Queen o di David Bowie, della mitologia nordica o della città di Londra. Non c'è davvero modo di prevederle. Per me non è facile convivere con questi inaspettati e improvvisi innamoramenti intellettuali; quando non riesco a soddisfare il desiderio di documentazione che ne consegue, è quasi doloroso. Ma le persone che vengono messe davvero alla prova da questo problema sono soprattutto quelle che mi vogliono bene e fanno del loro meglio per sopportarmi quando divento monomaniaca.
Per questo motivo, ho deciso che per una volta avrei utilizzato il blog per qualcosa di utile, ovvero come valvola di sfogo per la mia ultima passione: Sherlock Holmes.
Quest'estate, la trascorrerò al 221B di Baker Street.
Il materiale riguardante la creatura di A. C. Doyle è praticamente sterminato. Al di là di romanzi e racconti canonici, possiamo contare:
- Almeno 55 film, di cui circa un terzo caratterizzati da intento parodico.
- Le serie televisive Le Avventure di Sherlock Holmes, prodotta dal 1984 al 1994 con Jeremy Brett nei panni del protagonista, e Sherlock, prodotta nel 2010-2012 dalla BBC.
- Innumerevoli romanzi non canonici, fumetti, videogiochi.
Per quest'estate, ho in mente di leggere e recensire i quattro romanzi e i cinquantasei racconti canonici, qualcuno dei film con Basil Rathbone (perlomeno Lady in Green), le due serie televisive al completo, il romanzo di Nicholas Meyer The Seven Per Cent Solution.
Il mio prossimo post 'letterario' sarà, infatti, dedicato proprio a A Study In Scarlet, primo romanzo del ciclo di Sherlock Holmes...
Beh… sù, ci sono ossessioni peggiori.
RispondiElimina(anche se la momento non me ne viene in mente nessuna :-))
Effettivamente dubito, ma non ci posso davvero fare niente XD Ah, aspetta, una volta mi sono fissata con Alexandre Dumas. Padre. Quello era peggio.
EliminaLa scrittura di Conan Doyle comunque è davvero strana, specialmente se si pensa a quello che scrive come veri e propri romanzi. Me la ricordavo totalmente diversa. E' come se invece di scrivere un romanzo, ne stesse riassumendo uno.
Comunque ne sto approfittando per rispolverare il mio inglese. Le fisse le devo sfruttare per quello di buono che mi possono dare XD
In effette Dumas è peggio. Concordo! :-)
RispondiElimina(Su Conan Doyle non posso esprimere alcuna opinione. Non l'ho mai letto in inglese e la mia frequentazione con lo Sherlock Holmes originale, per quanto tradotto, è stata breve e antica… Però di recente ho letto lo SH di Gaiman e quello di Moorcock, vale?)
Non ho letto nessuno dei due, ma a questo punto credo che lo farò O_o non sapevo neanche esistessero, grazie per la segnalazione!
EliminaNon so se consiglierei lo SH originale. E' più che altro interessante come documento di costume, diciamo :P
A proposito di segnalazioni holmesiane, ieri mi son scordato della Soluzione finale di Michael Chabon. È una piccola storia molto piacevole (il volumetto lo trovi in giro per reminder) ed è ovviamente consigliata se sei in fissa con l'investigatore (anche se in questo caso non abita più in Baker Street…).
EliminaGrazie, questo sembra davvero interessante :D inoltre è reperibile sul sito della Feltrinelli...
EliminaChissà che a forza di consigli eterodossi non riesca a far diventare questa fissa davvero interessante XD